Castore e Polluce, i nostri macachi rhesus

Castore e Polluce, i nostri macachi rhesus

CASTORE E POLLUCE

Questi due macachi rhesus (Macaca mulatta) sono testimoni della realtà della sperimentazione che si pratica sugli animali in molti laboratori italiani.

Infatti è da uno di questi luoghi che un giorno il Parco ricevette una richiesta da un addetto alla stabulazione degli animali. Un macaco si dimostrava particolarmente infastidito dalla prigionia, dalle continue somministrazioni di sostanze da testare, dalle manipolazioni e rispondeva a tali soprusi lanciando feci e creando altri problemi.

Nella strana mente di chi riesce ad impiegare le ore della propria vita in attività che recano danno e morte ad altri esseri viventi, evidentemente questo animale aveva dimostrato di avere un carattere, di sapersi ribellare, di non essere un oggetto di cui gli sperimentatori potevano disporre a loro piacimento.

“Incredibile”, devono aver pensato, “questo soggetto considera le feci come materiale di scarto e le usa per provocare repulsione e quindi proteggersi”. Qualcuno si era quindi mobilitato per trovargli un’altra sistemazione e ricevute le autorizzazioni necessarie poteva avvenire la cessione. Una volta sul posto Laura e Antonio, i fondatori del Parco, si trovarono di fronte a un muro di gabbie a perdita d’occhio e con una scelta crudele da operare: potevano portare via con loro un altro macaco per dare un compagno a quello che si era guadagnato la libertà con la sua personalità indomita.

 

Castore, il ribelle.

I Macaca mulatta sono intensamente usati nella sperimentazione medica e biologica.Infatti il nome comune di questi animali è macachi rhesus, dal nome del fattore sanguigno rh.

Polluce, il mingherlino.

Rispetto alla folta pelliccia di Castore, quella di Polluce è un po’ infeltrita. Polluce ha evidentemente risentito delle privazioni, della mancanza di luce solare e dell’alimentazione inadeguata durante la prigionia.

Ogni singola gabbia conteneva un’anima che non chiedeva altro se non uscire di lì, riavere quella che era la sua vita prima della cattura oppure nel caso degli esemplari nati in cattività poter scoprire quale sarebbe dovuta essere la vita di un macaco: alberi, frutta, semi, complesse relazioni sociali, pioggia e sole delle foreste pluviali, odori, mille altre strane forme di vita con cui condividere lo spazio, affetto, amore, rincorse, lotte, in breve: poter essere.

Gli esemplari della specie Macaca mulatta sono intensamente usati nella ricerca madica e biologica, tanto da essere noti come macachi rhesus dal nome del fattore Rh, uno dei fattori di tipizzazione del gruppo sanguigno umano.

Il nostro ribelle si chiama Castore e l’amico scelto tra tanti altri possibili amici si chiama Polluce.

Mentre Polluce è quieto e pacifico, Castore ha solo parzialmente smussato il suo carattere, atteggiamento tipico di chi ha subito troppe delusioni e prevaricazioni per poter totalmente abbassare la guardia. Poter godere di frutta fresca ogni giorno, vivere l’alternanza delle stagioni, toccare l’erba e i fiori e potersi arrampicare non può sostituire la giungla, i templi buddisti e le montagne ma è a priori che bisogna intervenire.

Contrastare la cattura, l’allevamento e il commercio di questi animali e fermare il disboscamento dei loro habitat naturali è l’unico modo per ridare quello che il progresso incondizionato della società umana ha tolto loro.

 

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Castore in tutta la sua forza e presenza di spirito.

Polluce passa la maggior parte del tempo a selezionare piante, fiori e germogli. Scava nel terreno alla ricerca di radici e il suo cibo d’elezione tra quelli che mettiamo a disposizione delle scimmie è sicuramente l’insalata.