IN PERICOLO
CITES: Appendix I (What is CITES? Cos’è la CITES?)
IUCN Red List: (What is Red List? Che cosa sono le Liste Rosse?)
MINACCE PRINCIPALI PER LA CONSERVAZIONE DELLA SPECIE
Perdita e degradazione dell’habitat
Tutte le specie di gibboni sono minacciate dalla perdita dei loro habitat naturali dovuta a molteplici cause:
- abbattimento delle foreste per la costruzione di strade (persino nelle riserve)
- agricoltura
- turismo verde
- pascoli di bestiame ed elefanti
- gli incendi boschivi annuali
- taglio degli alberi per sussistenza
- disboscamento illegale
- costruzione di nuovi insediamenti umani
- piantagioni di palme da olio
Caccia e prelievo dal territorio
I gibboni vengono anche cacciati per le loro carni. I mezzi utilizzati includono cerbottane, armi da fuoco e cani. In Tailandia, la diminuzione delle foreste dovuta anche alla costruzione di strutture turistiche, ha causato un aumento della caccia, un tempo praticata dalle tribù collinari esclusivamente per la sussistenza. A Sumatra, alcune popolazioni han delle proibizioni religiose contro la caccia dei gibboni e dei primati in generale ma questi tabù sembra che stiano crollando.
I gibboni sono anche catturati per essere venduti come animali da compagnia, pratica che ha un impatto sulle popolazioni selvatiche. Per catturare il piccolo la madre viene uccisa. Sono considerati piuttosto facili da addomesticare. In Tailandia, per esempio, i gibboni sono tenuti come animali domestici sia nelle aree rurali che nelle città e spesso si trovano in vendita nei mercati.
Organizzazioni impegnate nella conservazione di Hylobates lar
Primarily Primates
Monkey World – Ape Rescue Center
Monkeyland Primate Sanctuary
Wildlife Friends Foundation Thailand
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Haplorrhini
Infraordine Simiiformes
Parvordine Catarrhini
Superfamiglia Hominoidea
Famiglia Hylobatidae
Genere Hylobates
Specie H. lar
I Macaca fascicularis sono chiamati in inglese anche crab-eating macaques o long-tailed macaques. In italiano sono noti come macachi di Java o macachi cinomolghi.
Questi macachi sono principalmente arboricoli e possono fare salti di 5 metri da un albero all’altro, usando le loro lunghe code per bilanciarsi. Si muovono attraverso la volta degli alberi usando i quattro arti e trascorrono qualche ora a terra.
Distribuzione e habitat
I macachi fascicularis sono diffusi nelle isole del sudest asiatico fino al continente asiatico. Si trovano nelle Filippine, sulla terraferma in Malesia e nel Borneo, a Sumatra, Java, Timor, in India, in Vietnam, in Cambogia, nel Laos e in Tailandia.
Sono stati introdotti nell’isola di Tinjil, in Indonesia, dopo un incontro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che promuoveva la realizzazione di colonie per rifornire con questi animali la ricerca biomedica.
I macachi fascicularis sono stati introdotti nell’isola di Mauritius e anche da qui vengono esportati verso i laboratori di vivisezione.
Utilizzano preferibilmente foreste secondarie, specialmente se confinano con insediamenti umani dove possono accedere a giardini e fattorie dove saccheggiare i raccolti.
I Macaca fascicularis vivono anche nelle foreste tropicali caratterizzate da clima caldo e umido e da pesanti stagioni delle piogge. La stagione della pioggia nel sudest asiatico dura da settembre a maggio.
Ecologia
I Macaca fascicularis sono frugivori e nel Borneo la loro dieta consiste principalmente di frutti maturi e carnosi.
Nei periodi in cui la frutta non è disponibile, i Macaca fascicularis si concentrano su altre fonti di cibo inclusi insetti, steli, foglie, fiori, semi, erba, funghi, invertebrati, uova di uccello, argilla e cortecce degli alberi.
Nelle foreste di mangrovie passano il tempo a consumare granchi e sono stati visti mangiare anche rane, gamberetti e polpi.
Quando si trovano ad abitare in zone disturbate dalla presenza umana, i macachi imparano presto a fare razzie nei giardini e nelle piatagioni e chiedono cibo agli umani. Sono anche capaci di entrare nelle case e rubare il cibo quando non c’è nessuno a spaventarli e a tenerli lontani.
Una strategia di gestione per ridurre le possibilità che i macachi diventino animali nocivi per l’agricoltura è che le guardie forestali provvedano al loro nutrimento e che ai turisti si permetta di dar loro da mangiare.
Questa strategia ha delle conseguenze sia per i macachi che per gli umani.
Quando le persone danno da mangiare ai macachi aumentano le probabilità di aggressione all’interno e tra i gruppi di macachi che si nutrono nella stessa zona.
Gli umani sono a rischio perché aumenta la possibilità che zoonosi vengano trasmesse dai macachi.
Durante il giorno i macachi si spostano, si nutrono, si riposano e socializzano. Dopo aver lasciato i giacigli sugli alberi intorno alle 6 di mattina, passano la mattinata a mangiare abbondantemente e passano le ore centrali della giornata a riposare. Le interazioni aggressive tra i membri di un gruppo sono al massimo quando si cibano di frutta, indicando una forte competizione per questo cibo di valore.
Mentre gli adulti dormono e si puliscono vicendevolemente il pelo, i più piccoli giocano. Nel pomeriggio i macachi continuano a cercare il cibo e si nutrono mentre si avvicinano agli alberi dove arrivano nelle prime ore della serata e trascorrono qui la notte.
I Macaca fascicularis dormono sugli alberi lungo i corsi d’acqua e sono particolari nella scelta dei giacigli. Ogni gruppo dorme sul suo albero e gli individui si stringono gli uni agli altri per mantenere la temperatura corporea. Dormono sulle cime più alte degli alberi e scelgono i rami che sono sospesi sul corso d’acqua. Sono eccellenti nuotatori e questa potrebbe essere una tecnica per evitare i predatori: se vengono minacciati possono scappare buttandosi in acqua e nuotando al sicuro.
Tra i predatori ci sono pitoni, varani, rapaci, grandi felini e in alcune aree i cani selvatici.
Organizzazione sociale ed etologia
I Macaca fascicularis vivono in gruppi misti di maschi e femmine che contano dai 6 ai 38 individui.
Uno dei motivi per cui i primati formano dei gruppi è la maggiore protezione contro i predatori. In un gruppo c’è una più alta possibilità di individuare un predatore e la probabilità che un individuo diventi vittima del predatore diminuisce all’aumentare della dimensione del gruppo.
I primati frugivori che vivono in aree con presenza di predatori devono fare un compromesso: dimensioni crescenti di un gruppo aumentano la protezione contro i predatori ma fanno crescere la competizione per le risorse di frutta, che possono essere concentrate e variabili a seconda della stagione.
Le femmine di Macaca fascicularis rimangono nel loro gruppo natale ed esibiscono forti gerarchie di dominanza in cui il rango è trasmesso da madre a figlia e rimane all’interno di una matrilinea.
Le femmine sono quindi sempre imparentate in qualche modo, siano esse sorelle, cugine, madre e figlia. Un’indicatore del rango, specialmente tra le femmine, è a chi è indirizzato il grooming. Gli individui di rango più alto godono di sessioni di grooming più frequenti e durature da individui di rango più basso ma non vale l’opposto.
Un altro importante segnale del rango tra le femmine è il “bared-teeth display”, quando la femmina sottomessa mostra i denti scoperti alla femmina dominante e il “displacement”, quando una femmina dominante fa spostare dal luogo dove si mangia un individuo sottomesso.
Quando un gruppo di macachi si divide e cerca cibo separatamente, il gruppo principale consiste delle femmine col rango più alto mentre le femmine di rango più basso formano il proprio sottogruppo per procacciarsi il cibo.
Le femmine di rango più alto godono di accesso più facile al cibo, maggior protezione dai predatori e da macachi maschi aggressivi oltre che di un più alto successo riproduttivo.
Anche i maschi esibiscono una rigida gerarchia nella dominanza, dove il maschio di rango più elevato ha più accesso alle femmine fertili e diventa padre della maggioranza dei piccoli nati in un gruppo durante la sua dominanza. Il maschio che è secondo nella gerarchia, o maschio beta, diventa padre del restante 20% dei piccoli nati nel gruppo.
La relazioni tra il maschio e la femmina alfa si mantiene grazie al grooming. La femmina alfa cura il pelo del maschio alfa frequentemente e diventa aggressiva se femmine di rango più basso stanno con lui. I maschi di qualsiasi rango puliscono il pelo alle femmine più frequentemente durante l’estro.
I maschi migrano dal loro gruppo natale con altri coetanei prima della maturità sessuale, di solito tra i 4 e i 6 anni di età. Generalmente migrano in gruppi adiacenti, ma non tentano di stabilirsi nella gerarchia dominante fino a quando non compiono almeno i 7 anni di età.
Se un maschio in un gruppo di pari cerca di arrivare al vertice della gerarchia, i suoi compagni andranno in un altro gruppo piuttosto che sfidarlo. i maschi migrano diverse volte e se durante la loro vita non riescono a raggiungere la dominanza, migreranno in un altro gruppo e tenteranno un’altra presa del potere.
Anche se lasciano il loro gruppo natale, i figli di femmine di alto rango hanno più probabilità di avere alti ranghi nella gerarchia del nuovo gruppo rispetto ai figli di femmine di basso rango.
Una volta che un giovane maschio ottiene la dominanza manterrà questa posizione in media per un periodo di tre anni.
Quando un maschio conquista la dominanza, le condizioni del gruppo conducono all’infanticidio. Il maschio uccide i piccoli che molto probabilmente non sono suoi in modo da accorciare l’intervallo tra una nascita e l’altra. Le femmine che perdono il loro piccolo in allattamento entreranno in estro più velocemente che se avessero allevato il piccolo in modo completo. Inducendo il ciclo nelle femmine, i maschi infanticidi aumentano così le loro probabilità di diventare padri il prima possibile dopo la conquista della dominanza.
Riproduzione
Il successo riproduttivo tra le femmine è legato allo status di dominanza. Le femmine di rango più alto hanno progenie più numerose nell’arco della loro vita rispetto a femmine di rango più basso, non solo perché esse iniziano a riprodursi in più giovane età ma anche perché le loro progenie hanno una più alta possibilità di sopravvivenza. Questa è dovuta a un maggiore accesso al cibo, a una posizione più centrale nel gruppo quando è alla ricerca di cibo, il che offre protezione dai predatori, e a una minore probabilità di essere disturbate dalle femmine di basso rango.
Il successo riproduttivo è legato alla disponibilità di cibo. Negli anni di abbondanza di cibo, il tasso di natalità è più alto che in anni di scarsità di cibo.
La maturità sessuale è raggiunta a quattro anni di età e le figlie di alto rango iniziano a riprodursi a cinque anni e mezzo di età mentre le figlie di basso rango dopo i cinque anni e mezzo.
I maschi raggiungono la maturità sessuale entro i sette anni di età. L’estro è caratterizzato dal rigonfiamento della pelle intorno alla regione anogenitale e da modelli di comportamento. Le femmine hanno un ben distinto insieme di vocalizzazioni chiamate “copulation calls” che sono emessi durante l’80% della copulazione. Le femmine si accoppiano diverse volte in un giorno durante il periodo di fertilità. Circa l’80% dei piccoli nati in un gruppo di Macaca fascicularis sono figli del maschio alfa.
Uno dei modi in cui si assicura di essere il riproduttore dominante è sorvegliare le femmine ricettive dai maschi subordinati del gruppo. Il maschio dominante rimane entro cinque metri dalla femmine sessualmente ricettiva e impedisce ad altri maschi di accoppiarsi con lei mostrandosi in modo aggressivo e ostacolandoli fisicamente.
Un altro maschio prenderà l’occasione di provare ad accoppiarsi con la femmina se il maschio dominante non la sta presidiando strettamente ma il maschio alfa solitamente cerca di sostituirsi a lui.
Presidiare il patner è un comportamento che costa energia ed è osservato solo nei giorni intorno al picco di ricettività della femmina. I macachi sono in grado di distinguere questo periodo di recettività grazie ai comportamenti esibiti dalla femmina, che includono sollecitazione, richiami alla copulazione e il grooming dopo la copulazione.
Le femmine mettono al mondo figli unici e l’intervallo tra un parto e un altro è di circa 18 mesi. Raggiungono il picco di capacità riproduttiva a 10 anni e continuano fino a 24 anni.
Cure parentali
Le madri sono le prime ad accudire i loro neonati e sono molto protettive tenendoli sempre a portata di mano. Nella prima settimana di vita la madre ha un contatto costante con il piccolo e il numero di contatti dimunuisce al crescere del piccolo. Alla fine del quarto mese la madre spende molto meno tempo in contatto con il piccolo e inizia ad esibire un normale ciclo ovarico. Quando il piccolo ha 10-11 mesi la madre lo rifiuta di colpo e può reagire in modo aggressivo se prova ad attaccarsi alle mammelle.
Altre femmine nel gruppo si interessano intensamente ai piccoli e provano a toccarli, fare grooming e prenderli con sè. A volte riescono a sottrarre il piccolo e se la madre non riesce a riprenderselo, questo potrebbe anche morire. Le femmine di alto rango che rapiscono i cuccioli di basso rango hanno più probabilità di impedire alla madre di riprendersi il piccolo e di conseguenza questo è destinato a morire. Se un piccolo muore, la madre non si riprodurrà più fino all’anno successivo, quindi il rapimento potrebbe essere una strategia che le femmine d’alto rango mettono in atto per diminuire il successo riproduttivo delle femmine di basso rango nel gruppo. Nel primo anno di vita il tasso di sopravvivenza dei piccoli è dell’81% ma il tasso complessivo di sopravvivenza entro il quarto anno di vita è del 68%. Quando i piccoli diventano più grandi gli adulti passano più tempo a giocare con loro e li sollecitano facendo determinate vocalizzazioni.
Comunicazione
I macachi fascicularis hanno un repertorio di comunicazione vocale esteso da usare in molte situazioni.
Ci sono due classi di vocalizzazioni: i richiami “harsh” (striduli) e i richiami “clear” (chiari). Alcuni importanti “harsh calls” sono i “kra call”, chiamati così per il loro suono, che sono eseguiti da individui di tutte le età e da entrambi i sessi, sia moderatamente che altamente eccitati per esprimere allarme; gli “alarm calls” (richiami di allarme), dati dai macachi in presenza di un potenziale predatore o quando si sentono minacciati, sono composti dai tre ai cinque versi simili a cinguettii mentre i “barks” (latrati) sono emessi durante interazioni aggressive tra gli individui.
“Clear calls” includono una varietà di “coos”, che promuovono interazioni amichevoli ed evitano le aggressioni tra gli individui e sono udibili tra femmine subordinate e dominanti ma anche nei piccoli che chiamano le loro madri. Altri richiami includono “screams” (grida), udibili in interazioni aggressive, specialmente dai subordinati che vengono presi di mira e gli “affiliation calls” (richiami di affiliazione) dati dalle femmine nel tentativo di andare più vicino al piccolo di un’altra femmina.