In qualità di Centro di Recupero, il Parco dell’Abatino presta cure ad animali feriti o malati della fauna autoctona.

All’iniziale attività di recupero di animali selvatici della fauna autoctona, si aggiunse l’ospitalità ad animali esotici vittime non solo del commercio legale e illegale di esseri viventi, ma anche di circhi e di altre forme di sfruttamento. L’area, in cui sono ospitati gli animali, occupa una superficie di circa dieci ettari e comprende ampi recinti e numerose voliere.

Il Parco è una struttura che non ha finalità di lucro, che si occupa della cura, del mantenimento e della riabilitazione della fauna selvatica, secondo quanto previsto dalla legge dell’11 febbraio 1992, n. 157.

Svolge attività di soccorso, custodia e, ove possibile, reintroduzione nei loro habitat naturali, nei confronti di esemplari di specie autoctone in difficoltà, presenti nel territorio stabilmente o temporaneamente.

Accoglie e custodisce esemplari di specie di fauna esotica sequestrata con particolare riferimento a quelle che sono inserite negli allegati della convenzione CITES.

Il Parco opera nella cura, detenzione e riabilitazione della fauna selvatica in difficoltà, sulla base di convenzioni o accordi di collaborazione con la Regione Lazio con la Provincia di Rieti, e col Ministero dell’Ambiente, attraverso il Corpo Forestale dello Stato ed il servizio CITES.

Numerosi sono anche gli esemplari affidati al Parco in seguito a sequestri effettuati dall’autorità giudiziaria.

Il Parco promuove ed attua programmi di educazione e di sensibilizzazione, in materia di conservazione della biodiversità, fornendo informazioni sulle specie ospitate, sullo stato di conservazione dei loro habitat naturali, sui progetti effettuati o pianificati al fine di un loro reinserimento in natura.

Il Parco promuove e diffonde, attraverso l’osservazione diretta degli animali presenti, la conoscenza dei processi evolutivi. Dal 2003 il Parco è inserito nella rete INFEA (Informazione ed educazione ambientale) della Provincia di Rieti, come centro di eccellenza per progetti di didattica ambientale.

Il Parco promuove programmi di conservazione e svolge attività di ricerca nel campo dell’ecologia comportamentale, con progetti di collaborazione a livello nazionale e comunitario.

E’ sempre aggiornato un registro degli esemplari di ogni singola specie ospitata.
Il registro è tenuto a disposizione dei soggetti preposti al controllo.

La cura degli animali viene attuata attraverso un programma articolato di trattamenti veterinari, preventivi e curativi

Presso il Centro operano un direttore responsabile, un naturalista e un veterinario; vi collabora altro personale, anche volontario, in grado di garantire la continuità delle prestazioni di cura e di mantenimento degli animali ospitati.

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