Stato di conservazione. CITES Appendix II. Classificato come Least concern nella IUCN Red List. Le popolazioni selvatiche furono minacciate dalle catture per l’esportazione nella metà del 20° secolo quando gli Stati Uniti importavano mediamente ogni anno 120.000 macachi dall’India in seguito ad un accordo tra i due paesi sull’esportazione per lo sviluppo di vaccini contro la polio e per altri usi medici. Successivamente fu stabilita una quota di 50.000 individui esportati ogni anno.
Nel 1978 l’India decise di bandire le esportazioni di tutti i macachi dopo aver citato in giudizio il governo degli Stati Uniti, il più grande utilizzatori di primati al mondo, per l’uso dei macachi rhesus in esperimenti militari. Allora la Cina iniziò ad allevare i macachi rhesus e ad esportarli a partire dal 1984.
Le differenze molecolari tra i macachi cinesi e quelli indiani provocarono un rinnovato interesse verso questi ultimi da parte dei ricercatori occidentali. Gli sforzi per stabilire delle colonie in Nepal furono abbandonate a causa delle proteste locali.
La caccia, la perdita dell’habitat, gli incendi delle foreste, morti accidentali in passato costituivano una minaccia. La caccia di sussistenza ancora avviene nel nordest e nel centro dell’India e in Nepal. C’è inoltre un certo commercio per l’industria degli animali da compagnia e dell’intrattenimento.
Ma attualmente il pericolo principale è il deterioramento e la perdità di habitat e il crescente conflitto con gli esseri umani, specialmente nell’asia del sud.
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Haplorrhini
Infraordine Simiiformes
Parvordine Catarrhini
Superfamiglia Cercopithecoidea
Famiglia Cercopithecidae
Sottofamiglia Cercopithecinae
Tribù Papionini
Genere Macaca
Specie M. mulatta
Distribuzione
Afghanistan, Pakistan, India, Cina, Tailandia, Laos, Vietnam, Nepal, Bhutan, Bangladesh, Myanmar e isola di Hainan. Una popolazione isolata nel nordest della Cina è stata estirpata nel 1987.
Habitat
Foreste decidue e foreste di bambù, boscaglia e vegetazione secondaria. Foreste sempreverdi nei climi subtropicali. La distribuzione naturale dei macachi rhesus nel nord si estende sino a regioni temperate e subalpine, dove le foreste sono costituite da latifoglie e aghifoglie.
E’ altamente adattabile e si trova anche nelle zone aride dell’India occidentale e nelle paludi dell’India orientale e del Bangladesh.
In Asia meridionale, specialmente in India, vivono sempre più a contatto con gli umani nelle zone urbane e rurali e si può osservarli al lato della strada e nei templi
Alimentazione
Sono principalmente vegetariani e la dieta include semi, frutti, fiori, foglie, boccioli, germogli, ramoscelli, steli, radici, cortecce, funghi e sostanze gommose di centinaia di specie di gimnosperme e angiosperme. Integrano la dieta con insetti, ragni, granchi, molluschi, pesci, uova di uccello e favi del miele.
I gruppi che vivono vicino a insediamenti umani possono opportunisticamente fare razzie nei campi coltivati e nei giardini o frugare nella spazzatura.
Riproduzione
Il comportamento riproduttivo dei macachi rhesus è fortemente stagionale nelle popolazioni naturali ovunque siano presenti, con gli accoppiamenti concentrati in autunno e in inverno e le nascite che si verificano in primavera ed estate.
La maturità sessuale nelle femmine nelle popolazioni naturali solitamente non si verifica sino ad un’età che varia tra i tre anni e mezzo e i cinque anni e mezzo. Nelle femmine in cattività il primo ciclo mestruale può avvenire un anno prima della maturità sessuale. I maschi sembrano diventare sessualmenti maturi più tardi, solitamente a sei anni e mezzo. A 5 anni e mezzo i testicoli scendono definitivamente nello scroto e a questa età i maschi generalmente lasciano il gruppo originario.
Nelle femmine e nei maschi di età postgiovanile, zone della pelle subiscono rigonfiamenti e arrossamenti intermittenti associati con il ciclo riproduttivo.
L’arrossamento della pelle si verifica nelle zone posteriori e in faccia sia nei maschi che nelle femmine durante la pubertà e l’adolescenza, ma non c’è un rigonfiamento in pubertà.Durante il periodo degli accoppiamenti il colore rosso diventa più acceso.
L’attività sessuale delle femmine è ciclica nelle popolazioni naturali e per ogni stagione riproduttiva possono avere in media due periodi ricettivi. I partner formano temporaneamente delle coppie che possono durare dai 25 minuti agli undici giorni e le femmine di solito formano coppie con più di un maschio.
Il periodo di gestazione dura in media 166 giorni al termine dei quali nasce un solo piccolo. A due settimane di età inizia a prendere cibo solido e la madre inizia a resistere all’allattamento a partire dai tre mesi di vita anche se può fornire cibo al piccolo anche per tutto il periodo successivo di accoppiamenti e nascite sinché il piccolo non ha compiuto un anno di età.
Movimenti, spazio vitale e organizzazione sociale
I macachi rhesus spendono la gran parte delle ore di luce a terra e poco tempo sugli alberi. I gruppi che vivono nelle foreste sono più arboricoli.
Le dimensioni dei gruppi possono variare dai 32 ai 105 individui maschi e femmine e la linea di discendenza negli individui stabili è matrilineare. I maschi solitamente lasciano il gruppo natale e si uniscono ad un gruppo vicino verso i cinque anni e sei mesi di vita quando o prima che i testicoli scendano nello scroto. Sono stati osservati individui solitari in tutte le zone di distribuzione dei macachi rhesus.
Traduzione dall’inglese a cura del Parco dell’Abatino
Fonti:
– Mittermeier, R.A., Rylands, A.B. & Wilson, D.E. eds. (2013). Handbook of the Mammals of the World. Vol.3. Primates. Lynx edicions, Barcelona.
– www.iucnredlist.org