MACACHI BERBERI E TURISMO: #KEEPTHEMWILD

La campagna #keepthemwild è stata promossa dall’organizzazione inglese Barbary macaque awareness and conservation. Leggi come puoi aiutare a scongiurare l’estinzione dei Macachi berberi (Macaca sylvanus).

I Macachi berberi sono in pericolo d’estinzione poiché nelle uniche zone dove ancora sopravvivono, Marocco e Algeria, ne sono rimasti solo 7000 individui.
Questi animali sono minacciati su più fronti: la perdita delle loro foreste abbattute per fare spazio all’agricoltura, il pascolo di numerose ed invadenti greggi, i conflitti con le popolazioni locali, il commercio illegale per il mercato degli animali da compagnia in Europa, l’utilizzo dei piccoli per il diletto dei turisti, l’inquinamento e il degrado ambientale.

Non fatevi mai ritrarre con animali selvatici quando andate in vacanza, perché la loro provenienza è sempre la natura dalla quale questi animali vengono strappati.

Il Parco dell’Abatino aderisce alla campagna di una delle associazioni che si occupa della loro conservazione: la Barbary Macaque Awareness and Conservation (barbarymacaque.org). Potete farvi una foto con un pezzo di carta che rechi la scritta: “NON FACCIO FOTO CON I MACACHI PERCHE’ VORREBBE DIRE STRAPPARLI ALLA NATURA” seguiti dall’hashtag #‎keepthemwild‬, che dovrete riportare anche sulla foto. Pubblicate la foto sulla vostra pagina facebook oppure speditela a: info@barbarymacaque.org

In questo modo speriamo di raccogliere abbastanza foto da mandare alle autorità marocchine per dire che è inaccettabile strappare animali dalle loro famiglie e dal loro habitat.
Grazie a chiunque voglia partecipare.

Parco dell’Abatino

 

La biodiversità del nostro Parco comprende anche un gruppo di 19 Macachi berberi: leggi la loro scheda

Ecco Kativik e Gaetano, strappati da cuccioli alle loro famiglie per essere venduti in Europa

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Kativik. Strappato da piccolo alla sua famiglia e venduto come animale da compagnia ha vissuto anni confinato in una piccola gabbia prima di essere sequestrato dal Corpo Forestale e affidato al Parco dell’Abatino. Presenta molti comportamenti stereotipati e autolesionisti dovuti alla deprivazione in tenera età del contatto con la madre e alla mancanza di socializzazione con membri della sua specie.

Gaetano

Gaetano. Quando è stato sequestrato dal Corpo Forestale viveva rinchiuso in una gabbia all’interno di un garage utilizzato da camorristi. Con lui c’erano altri animali esotici che i loro carcerieri usavano per ostentare potere e prestigio.